Normalmente il dolore si risolve post partum, ma, per alcune donne, questo non accade e il mal di schiena torna quando il bambino deve essere preso in braccio giornalmente (american academy of orthopaedic Surgeon, 2006).

supporto in azioneA 24 mesi, un bambino pesa in media dai 12 ai 13 kilogrammi (National Centre of Health Statistic, 2006) e se alzato o trasportato in maniera errata, può causare danni alla schiena. Per ridurre il mal di schiena associato proprio nel trasportare i bambini, alcune compagnie hanno sviluppato supporti in grado di facilitare il compito delle madri.

L’Hippychick, una di queste, afferma che il loro prodotto sia in grado di aiutare il genitore a trasportare il proprio figlio appoggiandolo sull’anca in modo tale da ridurre lo stress sulla schiena. Usando la loro cinta, la colonna vertebrale non viene girata mantenendo quindi una postura eretta corretta. La compagnia, inoltre, afferma che il prodotto è raccomandato da osteopati, chiropratici, fisioterapisti e molti altri medici. (Hippychick website, 2006).

Un’altra compagnia, l’Hipseat™ , pretende che il suo prodotto ridistribuisce il peso del corpo in modo tale da alleviare la tensione esercitata su braccia, spalle e parte alta della schiena (HipSeat website, 2006).

Entrambe però mancano di ricerche scientifiche su quanto affermato.

Questa tesi di laurea investigherà l’effetto che provoca un supporto da bambino sull’attività elettrica generata dai muscoli spinali quando si trasporta un bambino sull’anca. pertanto, sia l’attività muscolare della schiena della mamma sia il potenziale beneficio di un supporto sul bambino verranno analizzati e discussi.

Per realizzare questo progetto svoltosi all’anglo-european College of Chiropractic (AECC) research Laboratory, è stato utilizzato un metodo di ricerca chiamato “hypothesis testing difference” (differenze tra le ipotesi).

Per ottenere i dati analizzati, 19 ragazze di età adulta compresa tra i 20 e i 30 anni, nulliparous (senza figli), senza recenti episodi di mal di schiena sono state testate ed analizzate mentre trasportavano un peso sull’anca con e senza supporto.

La superficie elettromagnetica di attività del muscolo spinato toracico e lombare fu misurato in tre fasi:

1) rilassato in posizione eretta neutra,

2) posizione eretta trasportando un peso di 12kg sull’anca destra e

3) posizione eretta trasportando 12kg sull’anca destra con il supporto “Koala Nest”.

La colonna vertebrale è sorretta posteriormente da 7 strati muscolari. Il quinto strato consiste nei muscoli spinali dorsali che sono gli estensori primari della schiena. Questi muscoli percorrono longitudinalmente tutta la colonna vertebrale avvolti dalla fascia toraco-lombare. Hanno origine ancorata ai processi spinali dal d11 al L5, alla cresta sacrale mediana e laterale, alla cresta iliaca e sacro-tuberosa, al sacro-coccigeo e ai legamenti posteriori sacroiliaci.

Le evidenze elettromiografiche dimostrano che tutti questi muscoli sono attivi durante la flessione e l’estensione del busto. In flessione i muscoli appaiono controllare il movimento più che produrlo ed in completa flessione l’attività muscolare cessa completamente (Marieb and Mallatt, 2001).

Studi condotti rispettivamente da Marras, davis and Granata (1998), Swie and Sakamoto (2004) e Kumar, Narayan and zegda (1996) dimostrano che i muscoli spinali si attivano anche quando il busto esegue movimenti rotazionali. Eseguendo un movimento rotatorio, la zona compresa tra L2 e L5 si attiva dai 30 gradi e più mentre la zona compresa tra d10 e L3 si attiva a soli 15 gradi.

Kumar and Narayan (2006) sostengono che un eccessiva rotazione e flessione del busto amplifica immediatamente l’amplitudine dell’attività elettromagnetica generata dai muscoli spinali incrementando così l’asimmetria corporea risultando in uno sforzo maggiore dei tessuti e muscoli. Quest’alterata asimmetria corporea tende ad indebolire il sistema aumentando il rischio delle lesioni vertebrali.

Riassumendo i risultati:

L’attività elettromiografica di tutto il gruppo spinale è impeccabile quando i soggetti sono in posizione eretta neutra, ma aumentano significativamente quando il soggetto trasporta il peso senza supporto (fatta eccezione del muscolo spinato toracico destro). Utilizzando il supporto l’attività muscolare è minore rispetto a senza. Ciò dimostra l’efficacia del supporto bambino nel ridurre l’attività muscolare dei muscoli spinali toracici e dorsali.

Ricordate: di figli ne potete avere tanti,ma di schiena solo una, proteggetela!

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